La più bella di sempre

La più bella di sempre

Conclusa la Convention Nazionale dei Pedagogisti Familiari

“Costruire Futuro. La rivoluzione della Pedagogia Familiare”

La Convention dell’Associazione Nazionale Pedagogisti Familiari (ANPEF), svoltasi ieri a Roma, registra quest’anno un successo senza precedenti.

Nella prestigiosa cornice della Casa dell’Aviatore, l’iniziativa ha visto oltre 150 ospiti e la partecipazione di numerosi esponenti della stampa nazionale.
Tra questi Daniele Rotondo, noto volto di Rai2, dalle cui interviste ai Pedagogisti Familiari in sala sono emersi i più recenti traguardi raggiunti in difesa di famiglie e bambini: testimonianze toccanti, che hanno portato il giornalista a esprimere la sua calorosa ammirazione per l’alto livello professionale e umano dei presenti.

Significativamente intitolato “COSTRUIRE FUTURO. LA RIVOLUZIONE DELLA PEDAGOGIA FAMILIARE”, l’evento è stato un’occasione preziosa per ripercorrere la storia di questa innovativa disciplina dalle origini al fondamentale passaggio con cui, nel maggio 2019, il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconosciuto quella del Pedagogista Familiare come professione autonoma e distinta; ribadendone la necessità in un contesto caratterizzato da fragilità sempre più diffuse, dove i Pedagogisti Familiari sono chiamati a svolgere il proprio fondamentale ruolo di Traduttori Sociali.

In apertura dei lavori, l’intervento del dott. Pierluigi Bonici (Presidente ANPEF) e la Relazione annuale della prof.ssa Vincenza Palmieri (Presidente INPEF nonché Fondatrice della Pedagogia Familiare) hanno esposto le principali conquiste degli ultimi mesi, che includono la crescente diffusione dei principi e protocolli della Pedagogia Familiare in Italia e nel mondo grazie alle numerose iniziative di respiro internazionale che ne hanno favorito l’affermarsi come “scienza universale”.

Inoltre, come ha ricordato la Presidente INPEF «ad oggi, attraverso 14 edizioni del Master Biennale in Pedagogia Familiare, abbiamo formato 1386 Pedagogisti Familiari; includendo il II° livello del Master, abbiamo un totale di 200 professionisti che hanno completato la loro formazione teorica e pratica, oltre ai 90 Pedagogisti Familiari in formazione continua».

Dati che confermano il valore della formazione INPEF ma che, soprattutto, trovano riscontro nel numero delle famiglie e dei bambini salvati: «solo dal 2020 alla fine del 2024, cioè nell’ultimo quinquennio, abbiamo contato 9774 persone aiutate», ha riferito con orgoglio la prof.ssa Palmieri.

A seguire sono intervenuti Emanuele Gisci (Vicepresidente del Municipio Roma II), che ha citato il Protocollo “Aiutare le Famiglie a casa loro” tra l’INPEF e il Municipio come esempio di eccellenza per portare la Pedagogia Familiare nei territori; gli avvocati Emanuela Fancelli – che ha entusiasticamente definito il Pedagogista Familiare «un ponte tra mondi differenti» – e Francesco Morcavallo, il quale ha ricordato ostacoli e vittorie per il riconoscimento istituzionale della Pedagogia Familiare; Stefania Petrera (Relazioni Istituzionali INPEF e ANPEF), che ha ribadito come «solo partendo dal presente si possa immaginare il futuro».

Infine, Laura Fidanza e Salvo Pappalardo (Pedagogisti Familiari e Docenti INPEF) hanno sottolineato la centralità della formazione nel garantire la preparazione scientifica e l’aggiornamento continuo dei Pedagogisti Familiari di oggi e di domani, in quanto «esperti di una disciplina in costante evoluzione».

Fabio Mallero e Federica Gastaldelli hanno poi richiamato i propri inizi da studenti del Master in Pedagogia Familiare e le soddisfazioni ottenute nei loro successivi percorsi professionali, definendo affettuosamente l’INPEF come «una famiglia allargata in cui ci si sente sempre a casa».

L’evento ha visto anche momenti emozionanti come la consegna dei diplomi ai nuovi Pedagogisti Familiari, avvenuta tra gli applausi del pubblico e la commozione dei loro genitori, figli, coniugi e amici.

 

L’orgoglio per questo traguardo è stato ben espresso da una delle diplomate, nelle cui parole il Pedagogista Familiare è stato definito «un “Cartografo delle Relazioni”, che non impone rotte predeterminate ma aiuta le famiglie ad esplorarle». Durante la cerimonia di Graduation sono state presentate alcune delle tesi conclusive del Master; tra queste il toccante lavoro di una neo-Pedagogista Familiare che, insieme ai suoi due bambini, ha realizzato un libro illustrato dai loro disegni per raccontare ai più piccoli temi delicati come l’ascolto e la comprensione.

Diplomi ad honorem sono stati assegnati alle dott.sse Pamela Acosta e Doriana Gallifuoco, preziose collaboratrici dell’ANPEF sin dalle sue origini e instancabili promotrici dei valori della Pedagogia Familiare.

Anche all’avvocato Morcavallo sono stati consegnati l’Attestato e il Certificato di Competenza del Master: un riconoscimento dovuto, in ossequio alla sua grande conoscenza dei temi della Pedagogia Familiare e alla capacità di interpretarli non solo alla luce delle norme vigenti e dei princìpi costituzionali, ma anche e soprattutto dei diritti e della giustizia.

COME SI DIVENTA PEDAGOGISTI FAMILIARI?

Si tratta in primo luogo di un percorso di alta formazione, rappresentato dal Master biennale in Pedagogia Familiare – giunto alla 15ª Edizione – nonché dal successivo II° Livello, dove i nuovi Pedagogisti Familiari si mettono alla prova affrontando casi pratici con la supervisione del Presidente Palmieri.

Ma si tratta soprattutto – come è stato ribadito nel corso della Convention ANPEF – di un impegno personale, professionale e civile che dura tutta la vita.

Una giornata importante, ricca di stimoli ed emozioni, nella quale il Popolo dei Diritti Umani è tornato a incontrarsi per ribadire un concetto fondamentale: “Ci siamo e ci saremo”, sempre a difesa delle Famiglie e dei Bambini.

Ufficio Stampa ANPEF

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