Incontro istituzionale presso la sede nazionale dell’INPEF in difesa dei diritti dei bambini

– Ambasciata dell’Ecuador, INPEF, Gruppo Istituzionale a garanzia dei Diritti dei Minori ecuadoriani in Italia in un incontro storico: un passo fondamentale sulla strada dei Diritti Umani, dei Minori e della Multiculturalità nel nostro Paese – 

gruppoSi è svolto ieri, presso la sede dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare,  un importante incontro operativo-istituzionale tra le figure più alte e rappresentative dell’INPEF, l’Ambasciatore dell’Ecuador in Italia Juan Holguìn Flores – accompagnato dalle alte cariche della rappresentanza diplomatica ecuadoriana nel nostro Paese – ed il Gruppo di Lavoro Istituzionale a Garanzia dei Diritti dei Minori Ecuadoriani in Italia, nelle persone della Prof.ssa Vincenza Palmieri e dell’Avvocato Francesco Miraglia, alla presenza dell’On. Eleonora Bechis, in qualità di membro della Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza presso la Camera dei Deputati.

Molti i punti all’ordine del giorno, parecchie le questioni di peso e le urgtavolo 2enze affrontate, con l’intento di fortificare il modello operativo già in essere ed estendere il partenariato.
Innanzitutto, è stato chiarito lo stato dell’arte sul lavoro di rappresentanza legale e di supporto psico-pedagogico per le famiglie ecuadoriane i cui bambini sono stati ingiustamente allontanati.
Dopo un anno e mezzo di intervento coordinato tra Governo dell’Ecuador e Gruppo di Lavoro Istituzionale, l’Ambasciatore Juan Holguìn Flores ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ed abbiamo ritenuto di rinnovare l’intesa e di siglare un nuovo Protocollo, in conseguenza del grande successo che ha permesso di tornare a casa a oltre trenta bambini”.

Un tema a cui si è dedicata grossa attenzione è stato quello della possibile applicazione dello Ius Solis in Italia e la concessione della Cittadinanza Italiana ai figli degli immigrati nati nel nostro Paese: il Governo Ecuadoriano, infatti, guarda con vivo interesse e favore a tale processo normativo mediante il quale i figli di cittadini ecuadoriani nati nel territorio d’Italia accederebbero per diritto alla Cittadinanza.

Fondamentale, in questo contesto, è la verifica della situazione attuale e l’implementazione di sistemi innovativi di integrazione tra migranti e cittadini italiani, nell’ottica di favorire metodi, approcci, attività di costruzione di una reale multiculturalità integrata nel nostro Paese, fondata su un lavoro comune in materia.

gruppo tagliataSi è ribadita, dunque, la necessità di realizzare eventi di comunicazione, formazione, informazione e sensibilizzazione per la comunità ecuadoriana in Italia, in tutto il territorio del nostro Paese.
Oltre al lavoro ampio, profondo e concreto svolto dal Gruppo di Lavoro Istituzionale composto dalla Prof.ssa Vincenza Palmieri e dagli Avvocati Francesco Miraglia e Francesco Morcavallo, si caldeggia una collaborazione fattiva da parte di tutte le forze politiche italiane e delle Istituzioni preposte a tali attività, nel Paese, per creare nuovi spazi e ambiti di promozione dei Diritti, dell’Integrazione e della multiculturalità.

L’incontro, svoltosi in un clima di grossa stima ed attiva collaborazione tra i Soggetti, ha visto moltiplicarsi gli stimoli reciproci e le proposte concrete.

Una riunione – per dirla con le parole dell’Ambasciatore dell’Ecuador – molto interessante creativa e produttiva, in cui c’è stato un vivace scambio di punti di vista su temi che riguardano i bambini in particolare, ma anche tutta la comunità ecuadoriana in Italia; un incontro importante, da cui credo partiranno tanti nuovi bei progetti”.

Anche l’On. Bechis ha sottolineato la crucialità dei temi trattati e la convinzione che “la collaborazione con l’INPEF e l’Ambasciata dell’Ecuador darà ottimi risultati, soprattutto nel moltiplicare il lavoro, attraverso il dialogo con altri ambasciatori. In più occasioni ​ la Presidente Palmieri ​ha ribadito di puntare ad assicurare a tutti il diritto alla felicità, io vorrei andare oltre, mirando al diritto alla serenità”.

L’incontro si deve, dunque, considerare come uno dei passi, forse dei primi passi, nella costruzione di una realtà multiculturale integrata, viva e propositiva sul fronte dei Diritti Umani, delle famiglie e dei Minori.
Si apre quindi una stagione densa di lavoro ed eventi, per la costruzione e la realizzazione di quanto delineato oggi. Il primo, importante appuntamento è previsto nella città di Torino, evento di cui a breve si darà circostanziata notizia.

 

“Il valore dei risultati e della qualità”

Siglato il nuovo Protocollo d’Intesa tra Ambasciata dell’Ecuador in Italia e Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare 

 

Riconfermato il Gruppo di Lavoro Istituzionale per garantire i Diritti dei Minori Ecuadoriani in Italia

 

 

Alla luce dei risultati straordinariamente positivi ottenuti nel corso del 2015, lo Stato dell’Ecuador ha confermato per un altro anno il Progetto Integrato per la Tutela dei Minori Ecuadoriani in Italia, previsto dall’accordo siglato tra Ambasciata  e INPEF.

 

Lo scorso 19 dicembre, dunque, Sua eccellenza l’Ambasciatore Dr. Juan Holguin ha ufficializzato la proroga del progetto, riconfermando la medesima squadra: la professoressa Vincenza Palmieri, Presidente INPEF, e gli avvocati Francesco Miraglia e Francesco Morcavallo.

 

Molto è ancora il lavoro da fare: “Continueremo a prenderci cura dei Minori e delle Famiglie – dichiara la Prof.ssa Palmieri – perché ora è il momento di formare ed informare. Bisogna fare in modo che tali risultati si radicalizzino. Aver riportato a casa i bambini che erano stati allontanati dalle loro famiglie – per interventi autoritativi – non esaurisce il nostro compito. Ora bisogna riallacciare i fili tagliati e fornire gli strumenti e le informazioni necessarie anche a prevenire gli allontanamenti e a sostenere le famiglie più fragili.”

La formazione – uno dei punti fondamentali indicati tra gli obiettivi del Progetto Integrato di quest’anno – infatti, non è altro che uno dei passaggi fondamentali del sostegno alle famiglie.

Corsi di formazione ed informazione, diretti alle comunità ecuadoriane dislocate nelle diverse regioni italiane, andranno ad affiancare l’ormai consolidato impegno a fornire tutela legale, interventi pedagogico-familiare e consulenza peritale nei casi in cui un bambino, figlio di cittadini provenienti dal Paese sudamericano, venisse allontanato dal nucleo familiare per iniziativa dell’Autorità Amministrativa o Giudiziale.

 

Il progetto è nato dall’escalation di affidamenti a strutture protette, che avevano interessato minori ecuadoriani: un fenomeno che ha coinvolto circa un centinaio di bambini colpiti da provvedimenti definitivi di allontanamento dalla casa parentale. Bambini che poi i genitori non riescono più a rintracciare, a differenza di quanto accade in altri Paesi, come la Spagna, in cui i minori allontanati dalla famiglia vengono affidati ai parenti rimasti in Ecuador.

 

“Siamo onorati per la fiducia che il Governo dell’Ecuador ci ha accordato e confermato – commentano gli avvocati Francesco Miraglia e Francesco Morcavallo – e sarebbe auspicabile che un progetto come questo fosse di esempio anche per gli altri Paesi che in Italia annoverino comunità numerose, e per lo stesso Governo italiano, che parla spesso di famiglia, ma non per la famiglia, mai in suo vero favore”.

 

“A differenza di altri Sistemi – fa eco Vincenza Palmieri – che, chiamati in causa, assumono un atteggiamento negazionista rispetto al  problema e ne sminuiscono l’entità, il Governo dell’Ecuador rappresenta un modello, perché richiede di comprendere il fenomeno e di intervenire, strutturando una solida alternativa.

Aver riportato a casa tutti questi bambini significa, fattivamente, aver scritto progetti, aver denunciato gli abusi, aver agito dal punto di vista normativo, delle relazioni umane, ma anche sul piano politico e mediatico. Credo non sia un caso che, ad oggi, non ci siano nuovi allontanamenti tra le famiglie ecuadoriane!
E’ proprio da questo successo che dobbiamo partire; su questo valore dobbiamo poggiare la nostra azione, amplificandola e moltiplicandone il risultato.
E’ il momento di standardizzare il ‘Metodo’ del Gruppo di Lavoro Integrato Inpef (Palmieri – Miraglia – Morcavallo) di modo che tale metodologia operativa venga fatta conoscere. Tale metodo – basato sulla sinergia degli aspetti Legali, Familiari,  Sociali e Peritali, rappresenta un sistema funzionale “a pieno regime”,  alla luce del quale continueremo ad attuare la nostra azione, a dire ciò che si deve dire, a dare il sostegno alle famiglie.
Perché non si avveri più il castigo della buona fede e della povertà!”