“ACCANIMENTO DIAGNOSTICO E SOMMINISTRAZIONE DI PSICOFARMACI AI MINORI” – Conferenza Stampa “Minori e Psicofarmaci in Italia” – 20 luglio 2017

Conferenza Stampa indetta dall’On. Eleonora Bechis e dal Presidente I.N.PE.F. Vincenza Palmieri sul tema “Minori e Psicofarmaci in Italia”

– Camera dei Deputati –
Giovedì 20 luglio 2017

Si è svolta oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la Conferenza Stampa “Minori e Psicofarmaci in Italia” indetta dall’On. Eleonora Bechis, componente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione e membro della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, insieme alla Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, intervenuta proprio lo scorso martedì in audizione presso la Commissione Infanzia e Adolescenza, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla tutela della salute psicofisica di bambini e adolescenti.

“La Conferenza Stampa di questa mattina presso la Camera dei Deputati – ha dichiarato il Presidente Palmieri – rappresenta un passaggio fondamentale per portare all’attenzione del Governo e delle Istituzioni la questione del boom degli psicofarmaci somministrati ai Minori in Italia. Questione allarmante ma mai abbastanza nota, quella dell’abuso diagnostico e delle prescrizioni di Psicofarmaci ai Bambini e agli Adolescenti nel nostro Paese”.

“Le statistiche sono preoccupanti: un ragazzo su dieci che assume regolarmente psicofarmaci cerca di procurarsi medicinali aggiuntivi in farmacia senza alcuna prescrizione”, condivide Eleonora Bechis.

I dati presentati hanno dunque voluto richiamare l’attenzione sulla situazione, affinché si possa arrivare ad un cambiamento di rotta, ad una modifica delle tendenze e ad un iter legislativo.

“Grazie alla testimonianza della Professoressa Palmieri e sulla base di queste osservazioni – ha proseguito Eleonora Bechis – ho intenzione di avviare un tavolo tecnico di lavoro sul tema dell’abuso di psicofarmaci sui minori. L’obiettivo sarà quello di fare chiarezza sul fenomeno con audizioni presso i Ministeri competenti, per far sì che si individuino soluzioni legislative puntuali da sviluppare con il contributo di chi affronta quotidianamente il fenomeno e aiuta i ragazzi a guarire”.

“Piena sinergia – ha rimarcato il Presidente Palmieri – con l’On. Bechis, che ha promosso la Conferenza e preso in carico la problematica, dichiarando la sua piena disponibilità e l’impegno ad istituire un tavolo tecnico, a presentare un’interrogazione parlamentare e ad intraprendere insieme ogni azione concordata. Per quanto mi riguarda – ha concluso Vincenza Palmieri – continuerò ogni giorno, come sempre, a fare in modo che l’obiettivo sia raggiunto. Lo dobbiamo ai bambini e alle famiglie che in me e in noi hanno riposto la loro fiducia”.

Clicca qui per vedere il video ufficiale della Conferenza Stampa.

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https://www.youtube.com/watch?v=g4Bwu5rfL5Q&feature=youtu.be

 

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COMUNICATO STAMPA – Salute psicofisica e Minori: audizione Vincenza Palmieri in Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza

COMUNICATO STAMPA

La Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente I.N.PE.F.,
in audizione presso la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, sul tema della tutela della salute psicofisica dei minori

 

“Da anni, in Italia, vi è un eccesso e un abuso diagnostico in quantità e qualità. Anziché parlare di presa in carico psichiatrica precoce occorre parlare di azioni di presa in carico sociale e di controllo sulla vendita degli psicofarmaci senza prescrizione”

– Camera dei Deputati –
Martedì 18 luglio 2017

comunicato-19-7-2017

 

Martedì 18 luglio la Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, è intervenuta in audizione presso la Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla tutela della salute psicofisica dei minori, tematica su cui ha inteso sviluppare un focus per approfondire le condizioni legate al disagio fisico e mentale di bambini e adolescenti.

Alla presenza delle Vice Presidenti, Sen. Enza Blundo e On. Sandra Zampa, e dei componenti della Commissione Sen. Elena Ferrara, Sen. Antonio Razzi, Sen. Donella Mattesini, On. Eleonora Bechis, On. Vanna Iori, On. Gaetano Nastri e On. Francesco Prina, il Presidente Palmieri è stata chiamata ad intervenire in qualità di profonda conoscitrice del tema, in virtù dell’esperienza più che trentennale.

Nell’illustrare la situazione, ha dunque analizzato l’attuale esplicarsi del diritto alla salute dei minori nel nostro Paese, correlando in particolare il concetto di disagio mentale all’abuso diagnostico e all’incremento delle prescrizioni e del consumo di psicofarmaci, sottolineando come vi sia oggi un eccesso di diagnosi, in termini di “quantità e qualità”.

“Il mio quesito – ha dichiarato – è: sono aumentati i ragazzi disabili, i bambini matti da legare, gli adolescenti con disturbi o sono aumentate le tipologie di diagnosi per cui sempre più popolazione minorile rientra nel range della patologia?​ Quello che voglio dire è che da una parte vengono amplificate le diagnosi, dall’altra abbiamo un incremento della somministrazione degli psicofarmaci come pure della possibilità da parte dei ragazzi di accedervi senza alcun controllo, acquistando tramite internet o altri canali, fino a passare anche attraverso le farmacie. Riporto le testimonianze e le storie dei ragazzi e delle loro famiglie che, in fase di dismissione degli psicofarmaci, riescono purtroppo a procurarsi tali psicofarmaci senza alcuna prescrizione. Lo stesso CNR di PISA ha evidenziato che sono stati circa 200mila ragazzi i italiani che, nel 2014, hanno assunto psicofarmaci e, di questi, 1 su 10, senza prescrizione medica”.

Attraverso il Programma Vivere senza Psicofarmaci da lei fondato – come psicologo clinico e giuridico e come Pedagogista Familiare – Vincenza Palmieri quotidianamente incontra, in team con altri professionisti, ragazzi che diventano dipendenti dalle sostanze che assumono. Ha, pertanto, sottolineato: “Ogni giorno 30-35.000 bambini italiani assumono antidepressivi che inducono potenzialmente al suicidio; e 1 su 4 (25% – studio Glaxo) mostra dipendenza dal farmaco. Pensate che nel 2014 (fonte Ansa) su 9924 ricoveri di adolescenti nella fascia 14-18 anni (27 al giorno!), quasi il 30% è avvenuto in psichiatria per adulti​ e, fatto allarmante su cui è necessaria la massima attenzione da parte delle Istituzioni, è che nel 2012 avevamo 70 bambini ricoverati in TSO e nel 2014 (fonte ISTAT) abbiamo avuto 101 bambini ricoverati, sempre in TSO, per «disturbi dell’età preadulta», cioè disturbi dell’adolescenza”.

“Personalmente – ha continuato la Prof.ssa Palmieri – invece di parlare di presa in carico psichiatrica precoce, credo sia importante parlare di azioni di presa in carico sociale delle questioni che attengono alla gestione sociale dell’infanzia e dell’adolescenza. Così come bisogna porre un fuoco di attenzione sulla creazione di politiche rivolte esclusivamente a queste fasce di età, al fatto ad esempio che nei quartieri ci debbano essere più spazi, che debba essere consentito giocare nei cortili, che si rimuovano i famosi cartelli che vietano di praticare qualsiasi gioco. Credo pertanto – ha concluso – che non debba essere precoce la presa in carico psichiatrica, quanto l’intervento sociale, la pedagogia familiare, il sostegno alla mamma che lavora, la possibilità che i ragazzi si aggreghino spontaneamente, una scuola veramente inclusiva e non soltanto centri ludici solitamente frequentati dai più piccoli e non dagli adolescenti. È indispensabile iniziare a parlare di politiche di quartiere e alloggiative con spazi culturali per gli adolescenti (e non solo per i bambini) e di politiche scolastiche includenti per evitare la deriva medicalizzata della scuola di oggi”.

Questo l’appello rivolto dal Presidente Palmieri ai componenti della Commissione Infanzia e Adolescenza, affinché prevedano programmi di intervento efficace non riconducibili in prima battuta a una prevenzione di tipo esclusivamente sanitario.

L’impegno è quello di continuare con le prossime azioni, già calendarizzate.

Clicca qui per ascoltare l’intervento.

 

COMUNICATO STAMPA – Continua l’incessante lavoro di contrasto all’abuso diagnostico nella Scuola

COMUNICATO STAMPA

Continua l’incessante lavoro di contrasto all’abuso diagnostico nella Scuola:
presso l’INPEF – in via permanente – il Laboratorio di Didattica e Tecniche facilitanti per l’apprendimento delle Abilità di base: Lettura, Grafia, Ortografia e Calcolo

  Intervista al Presidente, Prof.ssa Vincenza Palmieri –

A pochi giorni dalla chiusura dell’importante Tavolo Tecnico sulla Medicalizzazione della Scuola, il lavoro costante sul fronte dei Diritti dei Bambini e sul contrasto all’abuso diagnostico non si è certo arrestato.

Presso l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare si è appena svolto il “Laboratorio di Didattica e Tecniche facilitanti per l’apprendimento delle Abilità di base: Lettura, Grafia, Ortografia e Calcolo”.

Ne parliamo con il Presidente, la Prof.ssa Vincenza Palmieri.

– Prof.ssa Palmieri, da anni Lei denuncia questa ascesa impressionante nelle diagnosi a scuola. Come si inserisce il lavoro di questi laboratori nel contesto delle attività fondamentali per arginare tale fenomeno?

“Innanzitutto va chiarito un punto: è fondamentale che non si ricorra in via prioritaria ai neuropsichiatri infantili o agli psichiatri su questioni relative alla didattica, agli stili di apprendimento e alla metodologia di studio, in quanto questi sono settori di competenza pedagogica nell’area della Didattica Efficace e non necessariamente biologica o patologica. Gli esiti del Tavolo Tecnico recentemente istituito accolgono la mia posizione scientifica e disegnano la strada verso la proposta di revisione della L. 170/2010 ma è altrettanto fondamentale che, contemporaneamente, si parli della formazione dei docenti e degli educatori.

Ecco perché noi da anni abbiamo istituito queste giornate di laboratorio permanente: 6 a luglio, 3 ad ottobre e così ogni mese, con giorni dedicati anche e soprattutto ai bambini e agli studenti.

Se si pensa che la scuola sia il luogo dove si deve imparare, la dedizione non basta: bisogna apprendere la tecnica e il metodo.

Se si pensa che, quando qualcuno non ce la fa, la colpa sia degli studenti, che noi docenti non abbiamo alcuna responsabilità e che possiamo delegare alla sanità qualsiasi problema didattico, allora è finito lo scopo per cui la scuola esiste”.

– Come si strutturano questi laboratori?

“Consistono in 9 ore al giorno di attività pratiche, per imparare a leggere, scrivere, far di conto, con le migliori strategie possibili.

Questo impegno con i docenti e gli educatori è determinante. Perché dobbiamo:

  1. denunciare – e lo stiamo facendo da anni –
  2. ottenere interventi, passaggi parlamentari e legislativi – in progress in queste ore –
  3. essere in prima linea sempre e su tutti i fronti.

Dobbiamo inoltre:

  1. informare – e anche su questo punto stiamo permeando la società con un’accurata e coraggiosa informazione –
  2. dobbiamo, poi, soprattutto, agire attraverso una formazione seria e, con la Didattica Efficace, rappresentare una soluzione concreta.

Le centinaia di migliaia di bambini e di famiglie non possono aspettare una riforma che pure arriverà. Non si possono accontentare della sola denuncia, né di operazioni di facciata che tanto riportano alla memoria la scuola di Barbiana in cui Don Milani ricordava quanto sia <<più semplice lavorare per i poveri che con i poveri>>.”

– Ha sollevato Lei la questione nazionale. Ma sono così tanti gli alunni con diagnosi?

“Quello che è inquietante non è solo l’analisi quantitativa, ma anche la qualitativa.

Guardiamo il dato di Como, ad esempio, ma soprattutto la “spiegazione” che di tale dato viene fornita: l’incremento delle diagnosi del 50% nel giro di un anno viene “giustificata” attraverso la “difficoltà del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, dove spesso c’è minore flessibilità didattica e meno disponibilità da parte dei docenti”. Dunque, il “disturbo” sarebbe causato dai docenti meno disponibili e dalla didattica meno flessibile?

Ecco perché è importante ribadire quanto scritto nel nostro Manifesto “Troppi per essere vero” (2015); ed ecco perché stiamo preparando una versione ulteriore, aggiornata alla situazione attuale, con i dati relativi al 2017.

Inoltre, proprio attraverso il nostro Dipartimento di Didattica Efficace e le migliaia di ragazzi incontrati, eseguiamo passo dopo passo, giorno dopo giorno tutti gli step di un percorso di riforma sociale che se non è intenso, tenace, continuo, solidale e se non è scientifico, efficiente, steso su un letto di credibilità, non può rendere possibile il cambiamento.

Noi crediamo in questo cambiamento.

  • L’appuntamento, allora, è per l’ultima settimana di ottobre, per giornate intense e produttive: sull’apprendimento, l’abuso diagnostico, la medicalizzazione a scuola e tanti, tanti e ancora tanti laboratori, per dare strumenti immediatamente fruibili, conoscenza, informazione corretta e condivisione.In fondo, sulla strada della Riforma, dobbiamo giungere preparati”.

 

 

COMUNICATO STAMPA Istituito Tavolo Tecnico sulla medicalizzazione della scuola La Sen. Enza Blundo e la Prof.ssa Vincenza Palmieri affiancate per la revisione della L. 170/2010

A seguito di un lavoro di anni, che ha visto, sin dal marzo 2015, la Sen. Enza Blundo – Vice Presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza – e la Prof.ssa Vincenza Palmieri – Fondatore e Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare – affiancate sul fronte della lotta alla medicalizzazione del sistema scolastico, è stato istituito, su convocazione della stessa Sen. Blundo, un importante Tavolo Tecnico.

Tema centrale del Tavolo, dunque, l’estrema medicalizzazione della scuola – causata in maniera importante anche dalla legge 170/2010 sui “Disturbi” dell’apprendimento (DSA) – e la quantità di diagnosi in costante e vertiginoso aumento, derivata proprio da tale norma.
Il Tavolo Tecnico si è quindi articolato in due incontri di particolare interesse. Vi hanno preso parte, oltre alla Sen. Enza Blundo e alla Prof.ssa Vincenza Palmieri, la Sen. Manuela Serra, la Sen. Michela Montevecchi, l’On. Maria Marzana, l’On. Gianluca Vacca e l’Avv. Riccardo D’Anna.

Il fenomeno esaminato è di vaste proporzioni con dati a dir poco allarmanti: circa 190.000 studenti sono diagnosticati DSA [dati MIUR]. E i DSA rappresentano, oggi, la diagnosi più diffusa, a scuola, con 1 milione di BES (studenti afferenti all’area dei Bisogni Educativi Speciali).
“Attorno a questo fenomeno ruota evidentemente un business importante che pesa sulle famiglie e implica un grosso incremento di spesa sanitaria” – commenta la Prof.ssa Vincenza Palmieri. “Quanto costano 1 milione di BES e 190.000 DSA? Ci sono zone del Paese in cui abbiamo assistito ad un aumento delle certificazioni, da un anno all’altro, addirittura del 50%: troppe per essere vere! Questi numeri rappresentano la copertura a problemi e carenze propri del sistema scolastico e non certo i problemi dei bambini”.

Presso il Tavolo Tecnico, dunque, si è dibattuto in maniera partecipata e appassionata sugli aspetti essenziali del tema, evidenziando la necessità di rileggere la difficoltà dello studente non in chiave clinica, ma didattica e metodologica, agire sulla norma di riferimento – la L. 170/2010 – negli articoli e commi più controversi e sulle Linee guida attuative, per scongiurare l’abuso diagnostico, immettere sistemi di trasparenza e controllo, per documentare l’adozione di adeguate attività di didattica mirata e intervenire sul versante della formazione degli insegnanti.
Inoltre, si sono esposti gli esiti dei sistemi dispensativi e compensativi – previsti come soluzione dalla legge 170/2010 – e si è analizzato quanto essi abbiano di fatto leso in molti casi il diritto all’apprendimento, fino a giungere a derive autoritaristiche che hanno causato, in qualche caso, addirittura allontanamenti e inidoneità genitoriale.

Il Presidente INPEF, lieta della sintonia da parte della Sen. Blundo sul tema, esprime viva soddisfazione per gli esiti della discussione, che si esplicheranno attraverso una serie di impegni assunti: interrogazioni parlamentari, una proposta di revisione della L. 170/2010, già allo studio, e momenti di approfondimento sull’argomento – convegni e conferenze – affinché la luce sia finalmente accesa intensamente e continuamente su una questione di così grande interesse e delicatezza.

[A breve, per rimanere in costante contatto con le evoluzioni del tema, il Manifesto “Troppi per essere vero” – edizione 2017 – e tutte le informazioni per partecipare alle Giornate sulla Scuola che si svolgeranno ad Ottobre a Roma e che rappresenteranno un momento di grande dibattito, informazione e formazione].