COMUNICATO STAMPA – Continua l’incessante lavoro di contrasto all’abuso diagnostico nella Scuola

COMUNICATO STAMPA

Continua l’incessante lavoro di contrasto all’abuso diagnostico nella Scuola:
presso l’INPEF – in via permanente – il Laboratorio di Didattica e Tecniche facilitanti per l’apprendimento delle Abilità di base: Lettura, Grafia, Ortografia e Calcolo

  Intervista al Presidente, Prof.ssa Vincenza Palmieri –

A pochi giorni dalla chiusura dell’importante Tavolo Tecnico sulla Medicalizzazione della Scuola, il lavoro costante sul fronte dei Diritti dei Bambini e sul contrasto all’abuso diagnostico non si è certo arrestato.

Presso l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare si è appena svolto il “Laboratorio di Didattica e Tecniche facilitanti per l’apprendimento delle Abilità di base: Lettura, Grafia, Ortografia e Calcolo”.

Ne parliamo con il Presidente, la Prof.ssa Vincenza Palmieri.

– Prof.ssa Palmieri, da anni Lei denuncia questa ascesa impressionante nelle diagnosi a scuola. Come si inserisce il lavoro di questi laboratori nel contesto delle attività fondamentali per arginare tale fenomeno?

“Innanzitutto va chiarito un punto: è fondamentale che non si ricorra in via prioritaria ai neuropsichiatri infantili o agli psichiatri su questioni relative alla didattica, agli stili di apprendimento e alla metodologia di studio, in quanto questi sono settori di competenza pedagogica nell’area della Didattica Efficace e non necessariamente biologica o patologica. Gli esiti del Tavolo Tecnico recentemente istituito accolgono la mia posizione scientifica e disegnano la strada verso la proposta di revisione della L. 170/2010 ma è altrettanto fondamentale che, contemporaneamente, si parli della formazione dei docenti e degli educatori.

Ecco perché noi da anni abbiamo istituito queste giornate di laboratorio permanente: 6 a luglio, 3 ad ottobre e così ogni mese, con giorni dedicati anche e soprattutto ai bambini e agli studenti.

Se si pensa che la scuola sia il luogo dove si deve imparare, la dedizione non basta: bisogna apprendere la tecnica e il metodo.

Se si pensa che, quando qualcuno non ce la fa, la colpa sia degli studenti, che noi docenti non abbiamo alcuna responsabilità e che possiamo delegare alla sanità qualsiasi problema didattico, allora è finito lo scopo per cui la scuola esiste”.

– Come si strutturano questi laboratori?

“Consistono in 9 ore al giorno di attività pratiche, per imparare a leggere, scrivere, far di conto, con le migliori strategie possibili.

Questo impegno con i docenti e gli educatori è determinante. Perché dobbiamo:

  1. denunciare – e lo stiamo facendo da anni –
  2. ottenere interventi, passaggi parlamentari e legislativi – in progress in queste ore –
  3. essere in prima linea sempre e su tutti i fronti.

Dobbiamo inoltre:

  1. informare – e anche su questo punto stiamo permeando la società con un’accurata e coraggiosa informazione –
  2. dobbiamo, poi, soprattutto, agire attraverso una formazione seria e, con la Didattica Efficace, rappresentare una soluzione concreta.

Le centinaia di migliaia di bambini e di famiglie non possono aspettare una riforma che pure arriverà. Non si possono accontentare della sola denuncia, né di operazioni di facciata che tanto riportano alla memoria la scuola di Barbiana in cui Don Milani ricordava quanto sia <<più semplice lavorare per i poveri che con i poveri>>.”

– Ha sollevato Lei la questione nazionale. Ma sono così tanti gli alunni con diagnosi?

“Quello che è inquietante non è solo l’analisi quantitativa, ma anche la qualitativa.

Guardiamo il dato di Como, ad esempio, ma soprattutto la “spiegazione” che di tale dato viene fornita: l’incremento delle diagnosi del 50% nel giro di un anno viene “giustificata” attraverso la “difficoltà del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, dove spesso c’è minore flessibilità didattica e meno disponibilità da parte dei docenti”. Dunque, il “disturbo” sarebbe causato dai docenti meno disponibili e dalla didattica meno flessibile?

Ecco perché è importante ribadire quanto scritto nel nostro Manifesto “Troppi per essere vero” (2015); ed ecco perché stiamo preparando una versione ulteriore, aggiornata alla situazione attuale, con i dati relativi al 2017.

Inoltre, proprio attraverso il nostro Dipartimento di Didattica Efficace e le migliaia di ragazzi incontrati, eseguiamo passo dopo passo, giorno dopo giorno tutti gli step di un percorso di riforma sociale che se non è intenso, tenace, continuo, solidale e se non è scientifico, efficiente, steso su un letto di credibilità, non può rendere possibile il cambiamento.

Noi crediamo in questo cambiamento.

  • L’appuntamento, allora, è per l’ultima settimana di ottobre, per giornate intense e produttive: sull’apprendimento, l’abuso diagnostico, la medicalizzazione a scuola e tanti, tanti e ancora tanti laboratori, per dare strumenti immediatamente fruibili, conoscenza, informazione corretta e condivisione.In fondo, sulla strada della Riforma, dobbiamo giungere preparati”.

 

 

Reportage del weekend 16 – 17 Gennaio 2016 con opinioni di studenti e insegnanti

Un week end particolarmente vivo e ricco di lezioni interessanti, presso il nostro Istituto.
Siamo, allora, lieti di condividere con voi alcune impressioni dei nostri Docenti e Studenti che hanno partecipato alle attività teorico-pratiche dei differenti Corsi e Master.

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Reportage del weekend 16 – 17 Gennaio 2016 con opinioni di studenti e insegnanti

Un week end particolarmente vivo e ricco di lezioni interessanti, presso il nostro Istituto.
Siamo, allora, lieti di condividere con voi alcune impressioni dei nostri Docenti e Studenti che hanno partecipato alle attività teorico-pratiche dei differenti Corsi e Master.reportage-16-gennaio-2016-f2
Studente di Criminologia IV:
“Mi ritengo molto soddisfatto di questa lezione, l`argomento mi appassiona e credo proprio che la mia tesi verterà sull’analisi grafica. In generale, il Master è stato una piacevole scoperta per il suo aspetto multidisciplinare e perché mi ha anche dato l’opportunità di conoscere bellissime persone”
Prof. Antonio Turco (Pedagogia giuridica e forense, Psicologia giuridica):
“Quella di oggi è un’aula molto motivata e partecipe: è bello leggere attenzione e interesse nei volti degli studenti.”
Studente Pedagogia giuridica e forense:
“L’ascolto delle testimonianze e dei vissuti esperenziali di due ex detenuti, fatto oggi in aula, è un’esperienza di vita prima ancora che formativa”
Ex detenuto, Ospite Prof. Turco:
“Parlare di questi argomenti, del mio vissuto, a chi studia questo campo è molto utile. La situazione della vita dei detenuti in carcere ma anche lo stato delle scuole, delle strutture sanitarie, rappresentano il termometro di come va la società. Parlarne, ha una sua funzione didattica fondamentale.”
reportage-16-gennaio-2016-f1Prof.ssa Francesca De Rinaldis (analisi grafica):
“La classe del Corso di Analisi grafica in età infantile di quest’oggi ha mostrato curiosità e ha partecipato attivamente alla lezione, confrontandosi con i nuovi concetti acquisiti e con i compagni di corso, e mettendo da subito in campo spontaneamente le proprie esperienze personali e professionali. Ancor più grande interesse ha suscitato la parte pratica del corso, l’analisi di casi reali, la toccante visione dei disegni dei bambini abusati: l’aula apprezza la possibilità di vedere subito il riscontro pratico di ciò di cui si parla.”
Corsista Analisi Grafica:
“Esperienza più che soddisfacente! Argomenti molto interessanti. Ho apprezzato molto l’impostazione pratica del corso. Docente preparata e disponibile.”
Studente Master BES: lezione Discalculia
“Lezione interessantissima, il tempo è proprio volato! La professoressa è molto competente e ho apprezzato tantissimo la parte pratica della lezione, molto intensa… colori, colla, cartoncini, velcro adesivo. Imparare tecniche per il superamento della discalculia con la pratica ci fa comprendere perfettamente quali benefici possa ricavarne un bambino”.
Prof.ssa Gravela (Discalculia)
“La classe è molto interessata e incuriosita, soprattutto dalla presentazione di queste tecniche e dalla facilità di applicazione,; la mia impressione è confermata dal fatto che una corsista che sta ripetendo la lezione, ad alta voce in classe ha detto di aver impiegato queste tecniche con i suoi allievi e di aver ottenuto risultati brillanti e in poco tempo. Tra i corsisti c’erano docenti di scuola superiore e anche loro hanno ritenuto interessanti le tecniche, soprattutto del calcolo e della conoscenza della tavola pitagorica. Hanno ribadito che l’uso della calcolatrice che hanno permesso (perché la Legge 170 lo prevede) ha provocato un peggioramento del calcolo e non una facilitazione. In sostanza: mentre prima qualcuno sapeva dire quanto fa 7×8, oggi in molti non lo sanno. La cosa bella è stata la curiosità di conoscere, sapere, imparare.”
Prof.ssa Gnasso (Grafologia Forense):
“La lezione di oggi è stata incentrata sulla grafologia forense, quindi sulle tecniche di falsificazione, sulla variabilità personale, sull’uso delle competenze e su tutti i casi di verificaZione di firme o testamenti olografi. Quindi abbiamo affrontato una breve parte teorica per poi dedicarci alla parte laboratoriale con esercizi pratici”.
Una studentessa:reportage-16-gennaio-2016-f3
“Vorrei sottolineare il grande apporto e l’assistenza di qualità fornita dalla Segreteria Organizzativa, mi è stata davvero di grande aiuto”

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