Appello di solidarietà per il terremoto in Ecuador

Carissimi,

conoscete l’amicizia che lega l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare alle Famiglie e ai Bambini dell’Ecuador, così come la collaborazione che il Gruppo di Lavoro Integrato per la Tutela dei Bambini Ecuadoriani in Italia ha intessuto con le Istituzioni ecuadoriane. E’ per questo che facciamo appello alla vostra solidarietà.

CS Ecuador per terremotoSabato 16 aprile 2016, alle ore 18.58, l’Ecuador ha subito un violento terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter, con epicentro nella zona di Esmeraldas, a 15 Km dalla città di Muisne. A fronte di questo disastro naturale, al momento, le informazioni ufficiali indicano che il bilancio delle vittime è di 271, con circa 2527 feriti e con zone completamente distrutte e devastate.

Pensiamo che sia veramente doveroso, da parte nostra, prestare aiuto ad un Paese che non solo è di una bellezza e cultura straordinarie, ma che ha scelto di diventare il simbolo di un importantissimo impegno Umanitario.

Attualmente, il Governo Ecuadoriano ha mobilitato tutte le proprie forze per cercare i dispersi, soccorrere i feriti e portare loro viveri e medicine.

Noi possiamo contribuire attraverso il conto corrente che vedete nelle immagini, a disposizione per le donazioni internazionali.

Vi ringraziamo di cuore, per quanto riuscirete a fare e per la tempestività di intervento, fondamentale in questo momento di emergenza.

Il Gruppo di Lavoro Inpef – Ecuador:
Vincenza Palmieri
Francesco Miraglia
Francesco Morcavallo
e tutto lo staff  Inpef

Il ruolo del linguaggio nello sviluppo delle potenzialità del bambino ipo e non-vedente. Intervista alla Prof.ssa Paola Gravela

Il ruolo del linguaggio nello sviluppo delle potenzialità del bambino ipo e non-vedente:

Il Corso intensivo INPEF “Codice Braille” – 4 e 5 giugno 2016
Intervista alla Prof.ssa Paola Gravela

Il bambino videoleso, fin dalla più tenera età, deve vivere una vasta gamma di esperienze per sviluppare le proprie potenzialità senso-percettive e psicomotorie.
Ma se è fondamentale l’apporto dell’ambiente nell’influenzare il processo evolutivo di ciascuno, lo è in misura ancora maggiore nel caso del bambino ipo o non-vedente.
Se la famiglia e la scuola, dunque, sono i primi contesti sociali che devono adoperarsi al massimo affinché il bambino possa esprimere le proprie potenzialità, fondamentale si pone la questione del linguaggio.

Prof.sa GravelaNe parliamo con la Prof.ssa Paola Gravela: già docente a contratto presso l’Università di Basilicata: Supervisore di Tirocinio; Conduttrice dei Laboratori dei Linguaggi non verbali (Braille) e di Educazione Logica-Matematica presso la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria. Già VicePreside nella Scuola dell’Obbligo. Autrice di saggi, articoli e pubblicazioni sull’argomento. Attualmente docente e coordinatrice presso INPEF

– Prof.ssa Gravela, si parla ormai da parecchi anni di “Codice Braille”, ma le informazioni in proposito sono alquanto approssimative. E’ un vero e proprio linguaggio? E quanto è conosciuto?

“Il codice Braille è un linguaggio universale, che consente a ipovedenti e non vedenti di essere autonomi nella ricezione delle informazioni, restituendo a queste persone una piena dignità e favorendone il pieno inserimento nel contesto sociale.
Purtroppo si tratta allo stesso tempo di un linguaggio ancora poco noto e poco insegnato tra i normovedenti”.

– Questo significa che sia i familiari che gli addetti ai lavori non sono sempre dotati delle opportune conoscenze?

“Esatto. Ed è per questo che l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare ha sviluppato ormai da tempo un prezioso Corso, proprio dedicato alla formazione di chi è o vorrebbe entrare in relazione con persone videolese, per favorire la comunicazione e le relazioni.
E’ pensato per le figure da lei appena citate ma è anche particolarmente indicato per chi opera nel contesto scolastico, nell’ottica dell’inclusione dei soggetti più deboli”.

– Vista la natura particolare di tale linguaggio, che taglio ha il Corso INPEF “Codice Braille”?

LIS Tattile“La formazione ha un taglio assolutamente pratico, essendo orientata in special modo all’esplorazione aptica, ovvero ad esercitazioni che stimolino la sensibilità del tatto, per avvicinare l’esperienza delle persone normodotate a quella delle persone videolese ed affinare la capacità di riconoscere oggetti anche senza l’ausilio della vista”.

Gli obiettivi del Corso Intensivo INPEF “Codice Braille” – la cui prossima edizione con la Prof.ssa Gravela è prevista il 4 e 5 giugno 2016 presso la sede di Via dei Papareschi, 11 a Roma – sono dunque lo sviluppo dello schema corporeo, il movimento e il suo rapporto con lo spazio, il sostegno alla famiglia, la guida per l’ingresso del bambino videoleso nella scuola dell’obbligo, la percezione aptica (tattile), la comunicazione, produzione e fruizione attraverso la lettura e scrittura del codice Braille, con l’uso della apposita Tavoletta, l’uso del cubaritmo (matematica per non vedenti) e la disposizione dei numeri.

Per informazioni ed iscrizioni:
Contatti: pedagogiafamiliare@gmail.com
06.55302868 – tel/fax 06.5803948 – 329.9833862

Formazione INPEF: 8 – 10 Aprile 2016

Logo Inpef 2

Ente Accreditato MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ente autorizzato CNOAS – Consiglio Nazionale Ordine Sociali

Ente con Sistema di Gestione Certificato ISO 9001:2008

8, 9 e 10 aprile 2016

queste le tre giornate durante le quali si svolgerà il corso intensivo

Il Sistema delle Case Famiglia in Italia:
quante, quali, come e perché

Richiesti Crediti Formativi
all’Ordine degli Avvocati di Roma e
all’Ordine degli Assistenti Sociali del Lazio

 

case-famiglia

Un appuntamento culturale che l’INPEF promuove, annualmente, per offrire ai partecipanti strumenti di analisi rispetto ad un fenomeno estremamente dibattuto, di riflessioni utili ad individuare sia le migliori caratteristiche organizzative delle comunità di accoglienza e residenziali, sia gli elementi di criticità presenti nella loro gestione.

La novità dell’edizione 2016 è costituita dalla presentazione di esperienze e modelli organizzativi a misura di diversi target di destinatari: minori allontanati dal proprio nucleo familiare, donne vittime di violenza, minori stranieri non accompagnati, adolescenti autori di reati, anziani fragili, persone con disabilità. 

Alcuni fatti di cronaca recente hanno evidenziato aspetti molto bui nell’assistenza dei cittadini in difficoltà (anziani, persone con disabilità, alunni della scuola dell’infanzia, padri separati, donne vittime di violenza intrafamiliare) dimostrando che anche coloro che si prendono cura delle fasce più deboli della popolazione hanno bisogno di aiuto o di interventi corretivi e riparativi. Spesso è necessario anche il supporto della Giustizia e delle Istituzioni Sociali.

E l’aiuto possibile è soprattutto quello che arriva dalla formazione aggiornata e dall’attitudine ad integrare saperi per costruire reti sociali efficaci, supportate e monitorate dalle Istituzioni locali e nazionali.

Nelle diverse sessioni di lavoro del corso intensivo verranno offerti spunti di riflessione critica e saranno delineate strategie di documentazione delle attività educative svolte all’interno delle differenti tipologie di strutture di assistenza e accoglienza, al fine di migliorare le competenze professionali di quanti operano o vorranno operare nel settore.

Per questo, assieme ai numerosi esperti ed operatori, interverranno rappresentanti di organizzazioni umanitarie e di associazioni di volontariato.

Tra i relatori: la Dott.ssa Adele CAGNETTA e la Dott.ssa Serena CURIA (Educatrici c/o la casa famiglia Capitano Ultimo), il Dott. Giorgio CECCARELLI (Presidente dell’associazione I love papà), la Dott.ssa Francesca DE MASI (Responsabile del centro antiviolenza “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez” del Comune di Roma), Don MATTEO GALLONI (Fondatore della Comunità AMORE E LIBERTA’), l’avv. Eleonora GRIMALDI (Esperta in Diritto di famiglia e Mediatrice familiare), l’On. Antonio GUIDI (già Ministro della Sanità e Neuropsichiatra), la Prof.ssa Amelia IZZO (Counselor), l’Avv. Francesco MIRAGLIA (Penalista  e Criminologo), l’Avv. Francesco MORCAVALLO (Civilista ed Esperto in Diritto di famiglia), la Prof.ssaVincenza PALMIERI (Presidente INPEF), la Dott.ssa Stefania PETRERA (Pedagogista e Giudice Onorario c/o la Corte d’appello di Roma, sez. Minori), la Dott.ssa Giovanna SAMMARCO (Presidentedell’Ordine degli Assistenti Sociali del Lazio), il Dott. Giovanni VISONE (Responsabile della comunicazione di INTERSOS),  Rappresentanti di hospice in cui si offrono cure per il fine vita.

Di seguito le tematiche che saranno discusse durante il corso:

8 e 9 Aprile 2016

Il Sistema delle Case Famiglia in Italia:

  • Le norme nazionali e regionali di riferimento
  • I criteri e gli indicatori per l’apertura e per la gestione di strutture di accoglienza(norme igieniche e standard di sicurezza,  formazione e  qualificazione degli operatori)
  • Il lavoro sociale di rete: le sinergie utili
  • Il ruolo di monitoraggio degli Enti Locali per il controllo del sistema di accoglienza alternativo alla famiglia
  • Le tipologie di comunità e di case famiglia: modelli   organizzativi a confronto
  • Le comunità per le adolescenti – madri
  • Le Case Famiglia per adolescenti con disabilità
  • Le comunità di accoglienza ad Alto Contenimento
  • Gli hospice e le  ure di fine vita
  • Storie di disagio esistenziale, di difficoltà genitoriale e di violazione dei diritti umani fondamentali: commento di casi di cronaca recente
  • Le residenze protette per l’accoglienza delle donne e dei minori vittime di violenza
  • Minori stranieri non accompagnati e prassi educative in strutture educative comunitarie
  • Spazi neutri per incontri protetti tra minori ospitati in casa famiglia e madri e padri sospesi dalle responsabilità genitoriale 
  • Le interferenze tra tutela ed ablazione della funzione parentale
  • L’opposizione all’adottabilità
  • Il ruolo del curatore speciale dei minori
  • Riannodare i fili della famiglia e ritornare a casa

10 Aprile 2016

Il ruolo e la formazione degli operatori giuridici e psicosociali nelle strutture di accoglienza per minori con visita alla Casa Famiglia del “Capitano Ultimo”

NOTE ORGANIZZATIVE

Il Corso si svolgerà venerdì 8 e  sabato 9 aprile 2016 dalle ore 10.00 alle ore 18.00; il giorno 10 dalle ore 10.00 alle ore 16.00

L’attività formativa avrà luogo presso la sede dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare Via dei Papareschi, 11 – Angolo Piazza della Radio (Palazzo Gruppo Clark), Roma, con la possibilità di variare la sede a seconda del numero dei partecipanti.

Al termine del Percorso gli Studenti riceveranno un Attestato di Frequenza ed un Certificato di Competenze, con i relativi Crediti.

Per informazioni ed iscrizioni: pedagogiafamiliare@gmail.com – 06.55302868 – tel/fax 06.5803948 – 329.9833356 – 329.98338627

Clicca qui per visionare il programma completo del Master e le modalità di iscrizione.

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