Giallo Rosso e Noir – Edizione 2017

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Con l’edizione 2017, “Giallo, Rosso e Noir” si riconferma l’evento culturale e formativo dell’Anno Accademico INPEF – Dipartimento di Studi Forensi

Una giornata del tutto particolare si è svolta lo scorso venerdì 16 giugno all’Hotel H10 di Roma con l’Open Day “Giallo, Rosso e Noir” organizzato come ogni anno dall’I.N.PE.F., Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, quale occasione per condividere con il pubblico l’applicabilità degli esiti degli studi e delle ricerche condotti nei settori delle Scienze Forensi e per dare voce all’esperienza formativa in corso e alle proposte dell’Istituto per il nuovo Anno Accademico.

L’edizione 2017 si è aperta in mattinata con la guida dei partecipanti ai vari Stand dimostrativi allestiti con strumenti utili alla repertazione sulla scena del crimine e alla conservazione delle tracce, oltre a materiale balistico quali armi e munizioni, e strumentazione tecnologica per l’investigazione come i Droni e la dimostrazione di programmi computerizzati per la ricostruzione in 3D della scena del crimine. La mattinata è entrata poi nel vivo con la presentazione di Workshop Tematici tenuti dalla squadra dei docenti I.N.PE.F. Ha introdotto i lavori la Dr.ssa Francesca De Rinaldis, Psicologa Forense e Criminologa, coordinando gli interventi del team Docenti del Dipartimento di Studi Forensi dell’I.N.P.E.F., composto tra gli altri, dal Prof. Martino Farneti, Esperto di Balistica Forense e Perito, che ha illustrato ai partecipanti le tecniche di approccio e analisi di un delitto attraverso un’esperienza pratica su una scena del crimine appositamente ricostruita, dal Dott. Antonio Mancini della Polizia di Stato, reparto Scientifica, che ha spiegato le caratteristiche dei Droni e del loro impiego nell’attività investigativa. Si sono poi avvicendati gli interventi delle  Criminologhe Dott.ssa Beatrice Farneti, esperta nella ricostruzione 3D della Scena del crimine, e Dott.ssa Raffaella Sorropago, esperta di Balistica Forense, che hanno coinvolto i partecipanti in dimostrazioni pratiche inerenti l’applicabilità della scienza balistica e della ricostruzione 3D alle indagini.  A seguire, un focus sull’Educazione Penitenziaria degli adulti, affrontata dal Dr. Antonio Turco, Responsabile dell’Area pedagogica presso il Carcere di Rebibbia, partendo dal progetto educativo sull’autore di reato e del reinserimento sociale, con la toccante testimonianza di un detenuto che ha raccontato la sua storia personale legata al trattamento in carcere. A fare da filo conduttore alle diverse lezioni interattive e prove pratiche del mattino, l’insieme di tutti quegli aspetti da cui originano gli innumerevoli Corsi e Master afferenti al Dipartimento di Studi Forensi dell’INPEF che sono stati presentati nel corso della Giornata.

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Una Giornata che ha voluto coniugare la Formazione con l’Arte e la Cultura: i lavori del pomeriggio sono infatti ripresi con una straordinaria Performance teatrale dedicata alla delicata tematica dei “Crimini in Famiglia” – coordinata dalla nostra Rosamaria Reale, Responsabile della Segreteria Didattica dell’I.N.PE.F., eccezionalmente nel ruolo di “attrice per un giorno” insieme alle Studentesse dei Master in Criminologia, Pedagogia Giuridica, Forense e Penitenziaria, Coordinamento genitoriale e Counseling, Bernardina Bertizzolo, Olga Fanelli, Alessia Fiorini, Antonia Pannullo e Anna Maria Valvona, guidate dalla speciale regia della Prof.ssa Stefania Papirio, Docente di teatro all’I.N.PE.F.. Con grandi doti interpretative e di improvvisazione, le protagoniste hanno saputo raccontare la duplice verità che si cela dietro a uno scenario di violenza e abuso in ambito domestico, portando in scena diverse riflessioni e punti di vista – tra cui anche quello di un bambino – lungo la sottile linea che separa il “restare e subire” e la scelta di “andare via”: una potente rappresentazione che ha destato l’attenzione e la curiosità del pubblico, suscitando forti emozioni e grandi applausi.

 

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A seguire, il Seminario “I grandi temi delle Scienze Forensi”, introdotto dalla Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente dell’I.N.PE.F., che ha dato il benvenuto anche ai nuovi studenti: “L’I.N.PE.F. non è solo una Scuola di Formazione, ma un Istituto che fa soprattutto Cultura, che si occupa dei problemi sociali e che partendo dal proprio impegno umanitario costruisce dei modelli formativi che possono aiutare a cambiare il proprio percorso di vita, perchè siamo noi, con la forza delle nostre scelte e il coraggio di essere quello che siamo, a determinare il nostro futuro, siamo noi i creatori del nostro destino”.

Quindi il Saluto della Senatrice Enza Blundo, Vice Presidente della Commissione Infanzia e Adolescenza, che ha voluto presenziare all’iniziativa, ribadendo come realtà come quella dell’I.N.PE.F. e delle persone che si preparano ad approfondire questi temi e a saper dare le giuste risposte e attenzioni, sono basilari perchè “l’aiuto che ci può essere in queste situazioni è un aiuto anche sociale e Istituti come questo sono un diamante all’interno di un Paese che ha perso i riferimenti valoriali, umani e culturali”.

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Numerosi gli ospiti intervenuti, personalità di spicco ed esperti del settore, che si sono avvicendati con interessanti contributi sul tema; a partire dal Dr. Luciano Garofano, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, già Generale dei Carabinieri e Comandante dei RIS di Parma, che nel trattare gli interventi di soccorso e di indagine sulla scena del crimine ha evidenziato l’importanza di essere dei professionisti capaci di operare in maniera collaborativa, trasversale e multidisciplinare. Il Prof. Martino Farneti, oltre a sottolineare l’apporto scientifico della balistica forense nella ricostruzione di eventi delittuosi, ha messo in luce l’importanza dell’ascolto e della prevenzione, prevenzione che inizia proprio dai bambini e dalle problematiche in famiglia.

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Quindi, la Pedagogista Familiare Dr.ssa Daniela Scarpetta, del Dipartimento Minori della Polizia di Stato,  nel dedicare la sua relazione al tema dell’ascolto del minore autore e vittima di reato negli uffici di Polizia Giudiziaria, ha rimarcato la necessità di formare figure ben preparate in grado di condurre un ascolto protetto. Ancora, la riflessione della Dr.ssa Francesca De Rinaldis  sui profili comportamentali di autori e vittime di reato, e il contributo della Dr.ssa Paola Gnasso, Grafologa Forense, con un focus sul ruolo della grafologia forense a supporto delle indagini.

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Infine, il Dr. Antonio Mancini, come esperto nell’utilizzo del Drone, è tornato a parlare di tale strumento chiarendo la centralità delle nuove tecnologie e delle nuove metodologie nell’Investigazione Scientifica, mentre il Dr. Giuseppe Quaresima, già Maresciallo dei Carabinieri, è intervenuto su un argomento centrale – legato al Master in Criminologia – relativo all’attività investigativa e all’importanza della tutela della privacy.

A presentare l’offerta formativa del Dipartimento di Studi Forensi dell’I.N.PE.F. la Responsabile Relazioni Istituzionali Dr.ssa Stefania Petrera, Giudice Onorario e Pedagogista Familiare, che ha illustrato gli strumenti metodologici seguiti dall’Istituto – in particolare l’obiettivo di coniugare gli aspetti teorici e di ricerca con la conoscenza dei contesti – ponendo l’accento sul  ruolo delle Scienze umane in ambito giuridico.

Un susseguirsi di argomenti che hanno coinvolto e interessato i presenti, protagonisti – insieme ai docenti – di una Giornata intensa ed emozionante, accompagnata dalle performance musicali del maestro Fabrizio Sartini, cantante e musicista, che con le note della sua chitarra e della sua voce ha animato un evento culturale unico nel suo genere.

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Con l’occasione vi ricordiamo che sono aperte le Iscrizioni ai Master I.N.PE.F. dell’Area Forense. Per saperne di più, è possibile visitare il sito www.pedagogiafamiliare.it o contattare l’Istituto ai seguenti recapiti:

Tel. 06.55302868 – 06.5803948

Cell. 329.9833862

pedagogiafamiliare@gmail.com

Ufficio Stampa I.N.PE.F

Via dei Papareschi 11 / Angolo Piazza della Radio – Roma

tel. e fax 06.55302868 – tel. 06.5803948

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www.pedagogiafamiliare.it

Un risultato storico per impedire la medicalizzazione della Scuola. Interpellanza Parlamentare: verso la riforma della Legge 170 sui “Disturbi” dell’Apprendimento. Riscriviamo una pagina più bella della Storia della Scuola Italiana

Un risultato storico per impedire la medicalizzazione della Scuola

 

Interpellanza Parlamentare: verso la riforma

della Legge 170 sui “Disturbi” dell’Apprendimento

Riscriviamo una pagina più bella della Storia della Scuola Italiana

 

Roma, 3 agosto 2017 – Nella Conferenza Stampa congiunta della Senatrice Enza Blundo e della Prof.ssa Vincenza Palmieri tenuta oggi presso la Sede Nazionale dell’I.N.PE.F. a Roma sul tema “DSA e abuso diagnostico a Scuola – Gli interventi istituzionali verso il cambiamento annunciato”, si è discusso dell’Interpellanza urgente su questi temi presentata il 27 luglio scorso dalla Senatrice Blundo e da altri 31 colleghi del Senato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Fedeli e al Ministro della Salute Lorenzin.

Un’Interpellanza Parlamentare non è cosa di poco conto, soprattutto se richiede la procedura abbreviata. Un’Interpellanza è una domanda per iscritto che uno o più parlamentari rivolgono al Governo per conoscere le ragioni o le intenzioni della politica governativa su questioni rilevanti e di interesse generale; viene discussa in aula, con la presenza di un rappresentante del Governo. L’interpellanza di oggi è il risultato di una serie di Tavoli Tecnici che la Prof.ssa Palmieri ha tenuto assieme alla Vicepresidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza Blundo al fine di illustrare gli aspetti scientifici e statistici di questa “tragica pandemia” che ha colpito i nostri ragazzi.

Già nel 2014,  il Presidente Palmieri aveva lanciato il Manifesto “TROPPI PER ESSERE VERO” denunciando l’abuso diagnostico con queste parole profetiche: “Non sono i bambini ad essersi ‘ammalati’, quanto la normativa di riferimento. Dal 2010, infatti, con la promulgazione della Legge n. 170, l’Istruzione è stata chiamata a delegare al Servizio Sanitario per tutto ciò che riguarda tale materia, aprendo la strada alla medicalizzazione della scuola e chiudendo la porta, di fatto, a tutti quei bambini che per qualche motivo – personale, ambientale, relazionale, educativo – manifestino un qualche tipo di difficoltà durante il processo di apprendimento”.

La Prof.ssa aveva anche indicato la soluzione già insita nell’articolo 3 della Legge 170/2010 che introduceva le “attività di recupero didattico mirato”. Già allora aveva compreso che si stavano cristallizzando delle prassi dannose in cui alcuni docenti trasmettevano spesso frettolosamente tali comunicazioni alle famiglie rimuovendo ciò che andrebbe fatto in precedenza: una “adeguata attività di recupero didattico mirato”. L’Interpellanza Parlamentare interroga infatti il Governo sulle attività di recupero didattico mirato previste dalla Legge poiché, di fatto, tale omissione  ha contribuito a lasciare ampio spazio alla medicalizzazione delle scuole.

Nel 2010 è stata scritta una delle pagine più tristi della Storia della Scuola italiana” – ha introdotto in Conferenza Stampa la Prof.ssa Palmieri, che fin da subito ha esposto in tutti i modi gli effetti devastanti del cambiamento prodotto dalla Legge 170, in seguito al quale “le difficoltà dei ragazzi o le normali richieste di aiuto, si sono spesso tradotte, invece che in una risposta di tipo didattico, nella ricerca e nella identificazione di un ‘disturbo’. Grave paradosso aggravatosi poi attraverso la Legge che ha ‘riconosciuto’ tali ‘disturbi’e li ha ‘presi in carico’ con una serie di disposizioni e linee guida più tese a garantire la sopravvivenza della Legge stessa che la sopravvivenza dei nostri ragazzi”.

Non esiste una Legge in Italia – continua Vincenza Palmieri – che riconosca, ad esempio,  il tunnel carpale o l’ipertensione o una legge che stabilisca ‘sistemi compensativi’ per gli ipotiroidei… La Legge 170 invece definisce la diagnosi, i metodi, persino  la ‘terapia’ (i sistemi compensativi e dispensativi), fatto straordinariamente unico che fa sollevare dubbi di costituzionalità sulla Legge e che ha prodotto in questi anni un aumento vertiginoso delle diagnosi  e  l’attivazione di una filiera neuropsichiatrica che non collima con la missione primaria della scuola”.

Ma se è a scuola che il bambino che non sa, deve imparare, perché la Scuola inoltra con estrema facilità i bambini al sistema sanitario per una ‘certificazione DSA’? È proprio la Scuola il posto dove il bambino che non sa deve stare! I numeri sono significativi: 190.000 bambini diagnosticati DSA, una pandemia senza precedenti, incrementi, in alcune zone, del 50% rispetto all’anno precedente. Ed insegnanti della scuola per l’Infanzia spesso preposte ad individuare gli indicatori predittivi dei disturbi, come uno spionaggio industriale, stabilito per Legge o Linee guida”.

La Senatrice Blundo, ringraziando la stampa e i presenti dell’attenzione ha così concluso: “La collaborazione con l’I.N.PE.F. e l’impegno in questa Riforma nascono dal 2014 e si sono arricchiti attraverso un connubio tra scienza e politica. I numeri e le evidenze che mi sono stati presentati dal Presidente Palmieri sono così preoccupanti e coinvolgono così tante realtà che non ho potuto, come Senatrice della Repubblica e come donna della Scuola, non abbracciare tale istanza e dare una risposta alle migliaia di cittadini che lo chiedonoL’Interpellanza presentata – prosegue la Senatrice – va in questa direzione e ci auguriamo possa presto portare a risultati concreti scongiurando l’invio al Sistema sanitario di casi non necessari, che potrebbero essere trattati diversamente in ambito didattico, educativo e pedagogico prima che medicale”.

La Prof.ssa Palmieri ha salutato i presenti sottolineando come l’Interpellanza Parlamentare, oltre ad essere un Atto forte, rappresenta il cambiamento ed uno strumento di difesa per tutti coloro che non vogliono essere ostaggio inerme di una commistione tra sistema scolastico, sistema sanitario, interessi altri, derive neuropsichiatriche e interventi autoritativi. “Quello che vogliamo da questo momento in poi è dimenticare quella brutta pagina di storia e riscriverne insieme una bella, una dove i bambini possano andare felici a scuola e, se sbagliano, possano essere aiutati da chi è lì proprio per aiutare ad imparare e sa farlo. Rafforziamo la didattica: di buoni insegnanti è ricca l’Italia”.

Così siamo riusciti a scrivere una bella pagina della Scuola Italiana. Grazie.

Qui è possibile visualizzare il Video con l’intervento del Presidente Palmieri.

Ufficio Stampa I.N.PE.F.

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