Reportage del weekend 16 – 17 Gennaio 2016 con opinioni di studenti e insegnanti

Un week end particolarmente vivo e ricco di lezioni interessanti, presso il nostro Istituto.
Siamo, allora, lieti di condividere con voi alcune impressioni dei nostri Docenti e Studenti che hanno partecipato alle attività teorico-pratiche dei differenti Corsi e Master.reportage-16-gennaio-2016-f2
Studente di Criminologia IV:
“Mi ritengo molto soddisfatto di questa lezione, l`argomento mi appassiona e credo proprio che la mia tesi verterà sull’analisi grafica. In generale, il Master è stato una piacevole scoperta per il suo aspetto multidisciplinare e perché mi ha anche dato l’opportunità di conoscere bellissime persone”
Prof. Antonio Turco (Pedagogia giuridica e forense, Psicologia giuridica):
“Quella di oggi è un’aula molto motivata e partecipe: è bello leggere attenzione e interesse nei volti degli studenti.”
Studente Pedagogia giuridica e forense:
“L’ascolto delle testimonianze e dei vissuti esperenziali di due ex detenuti, fatto oggi in aula, è un’esperienza di vita prima ancora che formativa”
Ex detenuto, Ospite Prof. Turco:
“Parlare di questi argomenti, del mio vissuto, a chi studia questo campo è molto utile. La situazione della vita dei detenuti in carcere ma anche lo stato delle scuole, delle strutture sanitarie, rappresentano il termometro di come va la società. Parlarne, ha una sua funzione didattica fondamentale.”
reportage-16-gennaio-2016-f1Prof.ssa Francesca De Rinaldis (analisi grafica):
“La classe del Corso di Analisi grafica in età infantile di quest’oggi ha mostrato curiosità e ha partecipato attivamente alla lezione, confrontandosi con i nuovi concetti acquisiti e con i compagni di corso, e mettendo da subito in campo spontaneamente le proprie esperienze personali e professionali. Ancor più grande interesse ha suscitato la parte pratica del corso, l’analisi di casi reali, la toccante visione dei disegni dei bambini abusati: l’aula apprezza la possibilità di vedere subito il riscontro pratico di ciò di cui si parla.”
Corsista Analisi Grafica:
“Esperienza più che soddisfacente! Argomenti molto interessanti. Ho apprezzato molto l’impostazione pratica del corso. Docente preparata e disponibile.”
Studente Master BES: lezione Discalculia
“Lezione interessantissima, il tempo è proprio volato! La professoressa è molto competente e ho apprezzato tantissimo la parte pratica della lezione, molto intensa… colori, colla, cartoncini, velcro adesivo. Imparare tecniche per il superamento della discalculia con la pratica ci fa comprendere perfettamente quali benefici possa ricavarne un bambino”.
Prof.ssa Gravela (Discalculia)
“La classe è molto interessata e incuriosita, soprattutto dalla presentazione di queste tecniche e dalla facilità di applicazione,; la mia impressione è confermata dal fatto che una corsista che sta ripetendo la lezione, ad alta voce in classe ha detto di aver impiegato queste tecniche con i suoi allievi e di aver ottenuto risultati brillanti e in poco tempo. Tra i corsisti c’erano docenti di scuola superiore e anche loro hanno ritenuto interessanti le tecniche, soprattutto del calcolo e della conoscenza della tavola pitagorica. Hanno ribadito che l’uso della calcolatrice che hanno permesso (perché la Legge 170 lo prevede) ha provocato un peggioramento del calcolo e non una facilitazione. In sostanza: mentre prima qualcuno sapeva dire quanto fa 7×8, oggi in molti non lo sanno. La cosa bella è stata la curiosità di conoscere, sapere, imparare.”
Prof.ssa Gnasso (Grafologia Forense):
“La lezione di oggi è stata incentrata sulla grafologia forense, quindi sulle tecniche di falsificazione, sulla variabilità personale, sull’uso delle competenze e su tutti i casi di verificaZione di firme o testamenti olografi. Quindi abbiamo affrontato una breve parte teorica per poi dedicarci alla parte laboratoriale con esercizi pratici”.
Una studentessa:reportage-16-gennaio-2016-f3
“Vorrei sottolineare il grande apporto e l’assistenza di qualità fornita dalla Segreteria Organizzativa, mi è stata davvero di grande aiuto”

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“Il valore dei risultati e della qualità”

Siglato il nuovo Protocollo d’Intesa tra Ambasciata dell’Ecuador in Italia e Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare 

 

Riconfermato il Gruppo di Lavoro Istituzionale per garantire i Diritti dei Minori Ecuadoriani in Italia

 

 

Alla luce dei risultati straordinariamente positivi ottenuti nel corso del 2015, lo Stato dell’Ecuador ha confermato per un altro anno il Progetto Integrato per la Tutela dei Minori Ecuadoriani in Italia, previsto dall’accordo siglato tra Ambasciata  e INPEF.

 

Lo scorso 19 dicembre, dunque, Sua eccellenza l’Ambasciatore Dr. Juan Holguin ha ufficializzato la proroga del progetto, riconfermando la medesima squadra: la professoressa Vincenza Palmieri, Presidente INPEF, e gli avvocati Francesco Miraglia e Francesco Morcavallo.

 

Molto è ancora il lavoro da fare: “Continueremo a prenderci cura dei Minori e delle Famiglie – dichiara la Prof.ssa Palmieri – perché ora è il momento di formare ed informare. Bisogna fare in modo che tali risultati si radicalizzino. Aver riportato a casa i bambini che erano stati allontanati dalle loro famiglie – per interventi autoritativi – non esaurisce il nostro compito. Ora bisogna riallacciare i fili tagliati e fornire gli strumenti e le informazioni necessarie anche a prevenire gli allontanamenti e a sostenere le famiglie più fragili.”

La formazione – uno dei punti fondamentali indicati tra gli obiettivi del Progetto Integrato di quest’anno – infatti, non è altro che uno dei passaggi fondamentali del sostegno alle famiglie.

Corsi di formazione ed informazione, diretti alle comunità ecuadoriane dislocate nelle diverse regioni italiane, andranno ad affiancare l’ormai consolidato impegno a fornire tutela legale, interventi pedagogico-familiare e consulenza peritale nei casi in cui un bambino, figlio di cittadini provenienti dal Paese sudamericano, venisse allontanato dal nucleo familiare per iniziativa dell’Autorità Amministrativa o Giudiziale.

 

Il progetto è nato dall’escalation di affidamenti a strutture protette, che avevano interessato minori ecuadoriani: un fenomeno che ha coinvolto circa un centinaio di bambini colpiti da provvedimenti definitivi di allontanamento dalla casa parentale. Bambini che poi i genitori non riescono più a rintracciare, a differenza di quanto accade in altri Paesi, come la Spagna, in cui i minori allontanati dalla famiglia vengono affidati ai parenti rimasti in Ecuador.

 

“Siamo onorati per la fiducia che il Governo dell’Ecuador ci ha accordato e confermato – commentano gli avvocati Francesco Miraglia e Francesco Morcavallo – e sarebbe auspicabile che un progetto come questo fosse di esempio anche per gli altri Paesi che in Italia annoverino comunità numerose, e per lo stesso Governo italiano, che parla spesso di famiglia, ma non per la famiglia, mai in suo vero favore”.

 

“A differenza di altri Sistemi – fa eco Vincenza Palmieri – che, chiamati in causa, assumono un atteggiamento negazionista rispetto al  problema e ne sminuiscono l’entità, il Governo dell’Ecuador rappresenta un modello, perché richiede di comprendere il fenomeno e di intervenire, strutturando una solida alternativa.

Aver riportato a casa tutti questi bambini significa, fattivamente, aver scritto progetti, aver denunciato gli abusi, aver agito dal punto di vista normativo, delle relazioni umane, ma anche sul piano politico e mediatico. Credo non sia un caso che, ad oggi, non ci siano nuovi allontanamenti tra le famiglie ecuadoriane!
E’ proprio da questo successo che dobbiamo partire; su questo valore dobbiamo poggiare la nostra azione, amplificandola e moltiplicandone il risultato.
E’ il momento di standardizzare il ‘Metodo’ del Gruppo di Lavoro Integrato Inpef (Palmieri – Miraglia – Morcavallo) di modo che tale metodologia operativa venga fatta conoscere. Tale metodo – basato sulla sinergia degli aspetti Legali, Familiari,  Sociali e Peritali, rappresenta un sistema funzionale “a pieno regime”,  alla luce del quale continueremo ad attuare la nostra azione, a dire ciò che si deve dire, a dare il sostegno alle famiglie.
Perché non si avveri più il castigo della buona fede e della povertà!”