Serata di beneficenza per le vittime del terremoto in Ecuador

Cari amici, il Presidente dell’INPEF, Prof.sa Vincenza Palmieri, e tutto lo staff dell’Istituto, vi invitano caldamente a partecipare alla serata di solidarietà, in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Ecuador, organizzata da Red Hispanoamericana Chusig, con il patrocinio dell’Ambasciata dell’Ecuador in Italia e dello stesso INPEF , che si terrà il prossimo 9 giugno, a partire dalle ore 19:30, presso il Centro Sportivo Flaminia , Via dei Due Ponti, 1115 – 00189 Roma.

Si tratta di un’iniziativa che ci sta molto a cuore, essendo l’INPEF, come ben sapete, vicino all’Ecuador nel comune intento della Difesa dei DIRITTI UMANI E DEI DIRITTI DEI BAMBINI.

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Serata di beneficenza per le vittime del terremoto in Ecuador

Cari amici, il Presidente dell’INPEF, Prof.sa Vincenza Palmieri, e tutto lo staff dell’Istituto, vi invitano caldamente a partecipare alla serata di solidarietà, in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Ecuador, organizzata da Red Hispanoamericana Chusig, con il patrocinio dell’Ambasciata dell’Ecuador in Italia e dello stesso INPEF , che si terrà il prossimo 9 giugno, a partire dalle ore 19:30, presso il Centro Sportivo Flaminia , Via dei Due Ponti, 1115 – 00189 Roma.

Si tratta di un’iniziativa che ci sta molto a cuore, essendo l’INPEF, come ben sapete, vicino all’Ecuador nel comune intento della Difesa dei DIRITTI UMANI E DEI DIRITTI DEI BAMBINI.

Alla serata parteciperanno: l’Ambasciatore dell’Ecuador in Italia e tutti i Consoli locati nelle varie Sedi italiane (Genova, Milano, Roma, ecc); hanno già confermato la loro adesione diverse Ambasciate del Sud America e di altre nazionalità, compresi rappresentanti istituzionali e del Governo nazionale e locale; ospiti uomini e donne del mondo giornalistico e dello spettacolo… ma la più attesa è quella dei rappresentanti delle maggiori Associazioni attive e solidali e di quanti, come ognuno di noi, sono sempre pronti all’Aiuto, soprattutto di un Governo – quello Ecuadoriano – e di una popolazione, che hanno dimostrato di agire per il bene pubblico ed in primis a tutela delle famiglie e dei bambini.

Ci sarà anche uno spettacolo con musica ecuadoriana, e una lotteria fra i partecipanti il cui ricavato sarà devoluto in favore dei terremotati dell’Ecuador.

Sarà ovviamente, possibile estendere l’invito ai vostri amici, familiari, cari e a quanti possa essere di interesse questo evento di solidarietà.

Per aderire, potete far pervenire le vostre prenotazioni scrivendo all’indirizzo pedagogiafamiliare@gmail.com o chiamare direttamente in Istituto, chiedendo di Valentina.
Vi invitiamo a farlo quanto prima, essendo il termine di adesione fissato al 31 maggio 2016 per ovvi motivi organizzativi.

Il contributo minimo di partecipazione è di euro 25 a persona; il versamento della quota – che avrà valore di conferma definitiva della partecipazione – può essere effettuato, entro il termine suddetto del 31 maggio 2016, tramite bonifico all’IBAN IT30N0306967684510324392034 – corrispondente al conto intestato a J. C. Lara, rappresentante di Red Hispanoamericana Chusig – indicando come causale “Contributo Gran Serata Gala 2016 in sostegno alle popolazioni colpite dell’Ecuador” e i nomi delle persone per le quali si sta versando tale contributo e che parteciperanno alla Serata.

 

Grazie!

Vittime, Crimini e Conflitti

INTERVISTA ALLA PRESIDENTE INPEF – PROF.SSA VINCENZA PALMIERI – SUL MASTER IN CRIMINOLOGIA E SUL DIPARTIMENTO DI SCIENZE FORENSI

di Valeria Biotti

Se quello della Criminologia è un settore molto vivace e attivo di questi tempi, da molteplici punti di vista, potrebbe comunque stupire l’interesse sulla materia da parte dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare. 

Un interesse profondo e ampio, invece, dimostrato dall’attivazione non solo di un  Master specifico, ma di un vero e proprio Dipartimento di Scienze Forensi.
Per comprendere le motivazioni e le direttrici lungo le quali tale interesse si articoli, abbiamo intervistato la Presidente dell’INPEF, la Prof.ssa Vincenza Palmieri.

– Prof.ssa Palmieri, perché questo interesse da parte vostra nei confronti della Criminologia?

Innanzitutto perché, sia in Italia che oltre l’ambito nazionale, un gran numero – spesso la maggior parte – dei delitti si compiono tra le mura domestiche, nel contesto o a seguito di relazioni private o familiari.

Accade di frequente che i delitti più efferati rappresentino l’apice di un conflitto che non si è saputo gestire, a causa di un sostegno genitoriale che è mancato o addirittura in conseguenza di errori imputabili ad una mancanza di educazione o formazione delle figure di mediazione che, invece di aver correttamente gestito la conflittualità, la hanno acuita, inserendo elementi ulteriori di problematicità.Generale Garofano

– Quali sono le vittime di tali crimini e conflitti?

Le vittime più comuni sono i bambini, le donne, ma anche gli anziani. Questi ultimi, per esempio, trovano meno spazio sulle prime pagine dei giornali ma a ben pensare tutti noi conosciamo storie di maltrattamenti, reati, vessazioni di cui sono stati vittime. In casa o in strutture dove sono a tutti gli effetti torturati, addirittura soppressi: si pensi alle vicende degli “angeli della morte” in alcuni ospedali.

Sono i soggetti più fragili, comunque. Basti pensare ai bambini, attorno ai quali si muove il mondo, solo da poco emerso dal silenzio, della pedofilia, della pedopornografia.

– E’ una materia cruda e delicata
Esattamente. Spesso si assiste a scene del crimine di enorme cruenza, spesso ci muoviamo nell’ambito di sevizie e atti che non possono essere trattati soltanto da “tecnici” – quindi esperti balistici, dello studio del DNA, ecc… – ma devono essere oggetto di indagine anche da parte di figure in grado di ricercare il senso e le motivazioni nascoste dietro l’ovvio; professionalità capaci di ricercare la Verità attraverso l’analisi di atti documentali, muovendosi all’interno dei confini previsti dalla Legge, elaborando perizie complete e articolate.

– Voi all’INPEF, però, non avete disdegnato, nella ricerca dei docenti, anche i ruoli più tecnici

Farneti, De Rinaldis, PalmieriAssolutamente. Anzi, abbiamo voluto i migliori.
L’obiettivo è proprio quello di strutturare un percorso formativo che non si ascrivesse nel mero rango dei master professionalizzanti ma rappresentasse molto di più. Abbiamo, allora, professionisti che calibro del Generale Luciano Garofano, di​ Mar​i​na Baldi, Mart​ino Farneti, Francesco Miraglia, Francesca De Rinaldis, Stefania Petrera, Daniela Scarpetta, Donatella Ceré, Francesco Morcavallo,​ Eleonora Grimaldi, Beatrice Farneti, Paola Gnasso, Antonio Turco, Manola D’Amato, e molti altri prestigiosi professionisti del settore.​

E allora i nostri studenti si cimentano non soltanto nella costruzione di un profilo, nell’analisi comportamentale, ma hanno a che fare anche con un poligono di tiro, con i laboratori scientifici, con gli strumenti utili ai rilevamenti sulla scena del crimine, imparano a manovrare un quadricottero (il ‘drone’ – NdR) e a compiere le rilevazioni in zone impervie, si cimentano con la grafologia forense (ben 20 ore) e con la ricostruzione della scena in 3D. Potrei continuare, ma credo sia chiaro che la cosa a cui teniamo è che abbiano tutti i parametri necessari.

– I parametri per avere un’idea completa ed esaustiva della materia

Bisogna essere onesti: in questo campo è impossibile, arrivati ad un certo punto, non scegliere di specializzarsi, è pressoché automatico. Ognuno sceglie naturalmente l’ambito di analisi da approfondire. Può essere la balistica, come l’analisi comportamentale, il settore delle rilevazioni… Oppure, invece, magari lo studente vorrà approfondire ed ampliare una panoramica più generale, per una questione di curiosità e cultura personale.

Le competenze sono così tante che, quando i ragazzi finiscono le lezioni, ad ogni edizione capiamo che c’è sempre tanto da fare, insegnare, imparare, implementare: il campo della fragilità sociale e della ricerca della verità e giustizia richiedono una competenza, uno drone - qadricotterostudio e un apprendimento costanti.

– Si avverte una grossa passione nella Sua voce

In effetti siamo molto orgogliosi di questa esperienza che si è avviata anni fa e che poi è stata la base per attivare un vero Dipartimento di Studi Forensi. Ora, affianco al master in Criminologia, in continuo aggiornamento, c’è quello in Mediazione Penale Minorile, in Pedagogia Giuridica, Forense e Penitenziaria, in Psicologia Giuridica e Forense e molti altri. E’ un Dipartimento ampio, caratterizzato da una grande serietà da parte di chi se ne occupa.

– Possiamo dare qualche “indirizzo” e contatto per chi avesse avvertito nascere una curiosità in tal senso, leggendo questa nostra intervista?

Certo. Innanzitutto dell’INPEF – Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare

Via dei Papareschi, 11 – 00146 Roma (Angolo Piazzale della Radio) Tel. 06/5811057

E poi proprio sul Master: http://www.pedagogiafamiliare.it/file/master_criminologia.html